Toilet for friend, babies

Ormai mi sono arresa all'idea che ogni mese per 2 o 3 giorni, ma anche di più, sto male di stomaco per un qualche arcano motivo.
A volte per una gastrite, altre volte per una colite, altre ancora per un'influenza intestinale... o anche peggio, tutte e tre insieme.
Bhè, che palle.
Non tanto per il malessere in sé, ma per le rotture che mi crea: salto lezioni, sembro una rincoglionita per tutta la giornata, sembro la protagonista di qualche tragedia greca per le mie scenate di dolore, faccio infuriare i miei genitori e non posso fare quel che voglio perché potrebbe farti riavere quella malattia, cara.

Non sopporto stare segregata in casa a non fare un bel niente - come non sopporto l'educazione fisica a scuola, dove preferirei amputarmi una gamba, piuttosto che tenere in mano quel fottuto pallone (e questo è grave) -
Anche se in questo caso, la camera da letto non è stato il mio piccolo antro principale da ricoverata cronica, poiché sono stata segregata in bagno per la maggior parte di tempo.
Ma tranquilli, non è niente di grave, anzi ho instaurato un forte e duraturo rapporto con la tazza del water.


Quindi, piccolo resoconto della giornata: letto, bagno, letto, cucina, letto, bagno - ovviamente in ordine di elencazione -

Toilet for best friend, babies.
Ricordatevelo.

-Rehara, in piccoli scleri di quasi mezzanotte.